Come risultato dell’analisi intrapresa qui, possiamo concludere che Scientology è una religione da tutte le prospettive che esistono nella corrente trattazione della definizione di questo termine nelle scienze sociali e che abbiamo passato in rassegna in questo lavoro.
Come la maggior parte delle religioni che costituiscono a livello internazionale il “fermento religioso” degli ultimi decenni (le religioni di origine orientale, il Pentecostalismo e le religioni afro-americane, tra le altre), le esperienze religiose che non sono né comuni né quotidiane hanno un ruolo centrale in Scientology. Proprio come nelle altre religioni, tali esperienze sono in parte motivate, regolate e interpretate dalla dottrina e in parte vengono considerate come prova della correttezza della visione cosmica sostenuta dal gruppo. Perciò, Scientology rientra nelle definizioni sostanziali di religione attualmente in uso nelle scienze sociali.
Possiamo concludere che Scientology è una religione da tutte le prospettive che esistono nella corrente trattazione della definizione di questo termine.
Ne risulta che Scientology rientra nel concetto di religione come viene correntemente definito da una prospettiva funzionalista, costituendo una raccolta di credenze per mezzo delle quali un gruppo di persone fornisce un significato ai problemi fondamentali quali l’ingiustizia, la sofferenza e la ricerca del significato della vita ed in combinazione con le pratiche per mezzo delle quali si sta di fronte a tali problemi e s’intende superarli.
Come la maggior parte delle religioni, Scientology sostiene di aver rivelato il mistero della vita. Non propone un significato arbitrario della vita dell’uomo; sostiene di aver scoperto il vero significato. Nel farlo, si distingue dalle prospettive umanistiche: non propone né suggerisce valori e norme etiche per dare un significato alla vita umana; al contrario, sostiene di sapere che cos’è veramente l’uomo e quale sia il significato della sua vita. Allo stesso tempo e dato che usa un vocabolario simile alle scienze, si differenzia chiaramente da queste, in quanto non intende solo descrivere come succedono le cose, non formula domande né presenta ipotesi per opporsi ad esse e alla fine modificarle ma asserisce di aver scoperto le vere cause, offrendo di condividere la sua conoscenza. Perciò Scientology rientra nelle definizioni comparative che descrivono una religione, distinguendola dalle prospettive umanistiche.
La Chiesa di Scientology si aspetta che i propri seguaci siano persone religiose, nel senso dato a questo termine dalle definizioni analitiche di religione. Infatti, essa fornisce un sistema di riferimento così che i suoi seguaci possano condividere le sue dottrine principali e si aspetta che coloro che partecipano ad essa raggiungano un’esperienza diretta della realtà suprema, acquisendo informazioni sui principi della loro fede e sperimentando i risultati nelle loro vite di ogni giorno. Perciò, in base alle definizioni analitiche di religione, la Chiesa di Scientology è un’istituzione religiosa, poiché le sue aspettative in relazione ai suoi seguaci corrispondono a ciò che tali istituzioni si aspettano dagli individui religiosi.
Infine, adottando un punto di vista emico, possiamo osservare che Scientology viene considerata una religione nella maggior parte dei contesti culturali in cui ha realizzato le sue attività, il che include le dichiarazioni di agenzie governative, da parte dei fedeli della Chiesa e di sociologi che conducono studi sui nuovi movimenti religiosi.
In questa dissertazione, abbiamo considerato la corrispondenza tra Scientology e le moderne definizioni di religione impiegate nel campo delle scienze sociali. Comunque, Scientology sembra anche rientrare nelle definizioni di religione considerate “classiche” sia in campo antropologico che sociologico.
Nel campo della sociologia, Max Weber, considerato il “padre” della sociologia della religione, preferì non definire il termine (Weber 1964:1). Piuttosto, classificò in modo particolareggiato le religioni note in un grande numero di tipi differenti divisi secondo un grande numero di criteri. Scientology sembra corrispondere a un certo tipo di “religioni della salvezza” che vengono presentate come una via verso la libertà dello spirito dalla reincarnazione o dal ciclo di nascita e morte (Weber 1964:146). Tra le religioni della salvezza, Scientology sarebbe classificata secondo il criterio di Weber tra quelle che:
- sono state scoperte da un profeta che ha fondato una dottrina per rendere possibile la salvezza dell’umanità (Weber 1964:46)
- possiedono rituali sistematizzati in un corpo di esaurienti leggi della conoscenza che richiedono un addestramento speciale (Weber 1964:154)
- affermano che si può raggiungere la salvezza per mezzo di uno sforzo religioso diretto all’auto-perfezione (Weber 1964:156)
- hanno sviluppato una procedura intesa a raggiungere la consacrazione religiosa della personalità (Weber 1964:156) e
- asseriscono che la consacrazione della personalità comporta l’acquisizione di poteri sovrumani e la possibilità di realizzare azioni sovrumane (Weber 1964:157).
La corrispondenza tra Scientology e questo tipo di religione della salvezza specificato in conformità con le categorie di Weber è chiaramente espressa nel seguente paragrafo di Che Cos’è Scientology?:
“Contrariamente a coloro che insegnano che l’uomo non può migliorare e che tutto ciò che ci si aspetta sono settant’anni in un corpo, esistono stati più alti di quelli di un uomo mortale. Lo stato di OT esiste veramente e le persone possono ottenerlo. Come ogni altro miglioramento in Scientology, lo si raggiunge in modo graduale. …”
“Nei livelli OT, alcuni miracoli della vita vengono completamente rivelati per la prima volta. Uno di questi miracoli, e non certo il meno importante, è la consapevolezza della propria immortalità e la libertà dal ciclo della nascita e della morte.
La via è vera e chiaramente tracciata. Non bisogna fare altro che mettere un piede sul primo piolo della scala, salire fino a Clear e poi percorrere il cammino verso l’alto fino al livello di Thetan Operante.
L’auditing permette all’individuo di coprire la distanza da Homo sapiens, con le sue droghe, i suoi dolori, i suoi problemi, turbamenti e paure, fino agli stati più alti e alla libertà come essere spirituale. Tali stati sono ottenibili solo per mezzo dell’auditing. Ma esistono veramente e sono ottenibili e ripristinano completamente un essere nel suo potenziale nativo.” (Che Cos’è Scientology? 1992:222–223)
In relazione a questa definizione, e come già dichiarato, la credenza centrale di Scientology è che l’uomo è un thetan, ovvero un essere spirituale.
Nel campo dell’antropologia, la definizione di religione considerata più classica è quella di Sir Edward Tylor che la descrive come “la credenza negli esseri spirituali” (Evans-Pritchard 1976: 14–15). In relazione a questa definizione, e come già dichiarato, la credenza centrale di Scientology è che l’uomo è un thetan, ovvero un essere spirituale. A questo proposito, il Manuale di Scientology dice ai suoi lettori:
“Tu sei un thetan, un essere spirituale. Tu non sei né i tuoi occhi, né il tuo cervello. Sei tu. Tu non hai un thetan, qualcosa che mantieni separato da te. Tu sei un thetan. Non dovresti dire “il mio thetan”. Dovresti dire: io.
“Sebbene gran parte di quel che nei grandi insegnamenti filosofici viene considerato una verità trovi una certa eco in Scientology, essa mette a disposizione qualcosa d’interamente nuovo: una strada esatta attraverso la quale chiunque può riacquistare la verità e la semplicità della propria individualità spirituale ...” (Il Manuale di Scientology 1994: iii).
Alejandro Frigerio, PhD
Buenos Aires
1996